Rimossa la statua di Sankara: “la statua che non c’è” diventa simbolo della rimozione coloniale



È stata rimossa la statua in ferro dedicata a Thomas Sankara, installata domenica pomeriggio dal Centro Sociale Cantiere e dal Comitato Abba nel giardino di Indro Montanelli. (Leggi qui).

Sul profilo Facebook ufficiale del Centro si legge:

“Domenica 18 Ottobre è stata installata ai Giardini Pubblici di Porta Venezia una statua dedicata a Thomas Sankara, rivoluzionario panafricanista, presidente del Burkina Faso, ucciso durante un colpo di stato per fermare la trasformazione egualitaria e anticoloniale del suo paese.
Il giorno successivo un qualche grigio burocrate, ha sequestrato la statua di Sankara, realizzando di fatto un’altra opera: la statua che non c’è rappresenta la rimozione coloniale.

Se è vero che “historia magistra vitae” allora una storia come quella del colonialismo non conviene raccontarla.

Ci racconta le ragioni storiche della presunta “superiorità” occidentale: il saccheggio, la schiavitù, lo sterminio.

Mette a nudo le cause profonde e ancora attuali della povertà di mezzo pianeta (indebitamento ingiusto, sfruttamento indiscriminato dei corpi e delle risorse).

Racconta le oscurità e nefandezze sulle biografie di personaggi considerati illustri nella civilissima Europa.

Sovverte la narrazione occidentale e coloniale del “Terzo Mondo da salvare” e ci ricorda la lotta dei popoli per la propria autodeterminazione.

La statua che non c’è, ai giardini di porta Venezia resterà a futura memoria della rimozione coloniale.

Appuntamento Sabato 24 Ottobre 2020, ore 17.00 alla Statua Che non c’è.
Nuova inaugurazione pubblica, e vernissage (nel rispetto delle norme sanitarie!).”