“Abbraccia la melanina”: il mercato miliardario dello sbiancamento della pelle




Fin dall’antichità, il colore bianco è sempre stato associato a un concetto di pulizia, bellezza e ordine. Questa ideologia è stata esacerbata e strumentalizzata durante la tratta degli schiavi prima, e il colonialismo in seguito.

La presunta superiorità dell’europeo bianco è stata costruita proprio sul colore della pelle: per secoli il colore nero è stato associato all’oscuro, al male, al demoniaco. Questo marcatore di superiorità non è sparito con la decolonizzazione, ma è rimasto ancora vivo nell’immaginario delle donne nere e non solo.

Buy Face Cream Whitening Freckle Cream Chinese Herbal Plant Remove Freckles And Dark Spots 30G Skin Whitening Cream at affordable prices — free shipping, real reviews with photos — Joom

Spinte dal desiderio di “liberarsi” del proprio colore, quasi come se fosse una maledizione, le persone con la pelle nera, in maggioranza di sesso femminile, hanno iniziato a ricorrere a prodotti sbiancanti.

I primi trattamenti cosmetici sono stati creati già a partire dal Cinquecento e si potevano acquistare al mercato e nei negozi di bellezza. La loro reperibilità è aumentata esponenzialmente con l’avvento dei social media. Creme e sieri che promettono una pelle più chiara ma offrono scarse informazioni sugli ingredienti, migliaia di tutorial di persone che promuovono prodotti potenti o rimedi casalinghi senza qualifiche a sostegno delle loro affermazioni, sfide virali di sbiancamento che li rendono popolari e accettabili, semplici negozi creati ad hoc su Marketplace che invogliano gli utenti a procedere con le transazioni…

A renderne la diffusione ancora più capillare, provandone i (discutibili) promettenti risultati, arrivano in aiuto i vari influencer del caso: Li Jiaqi, Luo Wangyu, Bobrisky, Blac Chyna sono solo alcuni di questi personaggi, molto spesso pagati dalle aziende a scopo pubblicitario.

A post from Instagram advertising a skin whitening process. CNN obscured part of this image to protect the privacy of unrelated parties.

Putroppo le pratiche di sbiancamento della pelle stanno travalicando sempre più il mondo della cosmesi, toccando quello farmacologico: iniezioni e pillole di glutadione sono ancora più pericolose delle creme

perché non si sa cosa c’è dentro

spiega Shingi Mtero, docente di un corso sulla politica dello sbiancamento della pelle presso l’università di Rodi in Sudafrica.

Questo mercato miliardario (per cui si stimano 31,2 miliardi di dollari entro il 2024) sta producendo effetti gravissimi, sia dal punto di vista della salute sia sul piano socio-culturale

Ormai diversi studi hanno provato la pericolosità di questi prodotti, portando i governi di diversi stati quali Ghana e Costa d’Avorio a dichiararle illegali. Sono stati riscontrati effetti collaterali più “blandi” quali irritazioni, infezioni, macchie e acne, ed effetti più gravi: danni neurologici e cardiovascolari, diabete, cancro, insufficienza renale, assottigliamento della pelle.Quest’ultimo tristemente diffuso in Costa d’Avorio, dove sono molti i casi di donne morte in sala parto, per mancanza di tenuta dei punti di sutura a causa della pelle sottile.

C’è una fetta di utenza ignara delle conseguenze a cui potrebbe andare incontro e un’altra fetta perfettamente cosciente delle possibili problematiche di salute che si potrebbero profilare ma disposte a tutto pur di affermare la propria bellezza.

E l’industria per la cura della pelle si sta approfittando di questa ossessione della pelle perfetta, contribuendo a corroborare idee razziste nel nome del marketing.

Dì addio alla tua pigmentazione

Indossa una nuova faccia

sono solo due esempi di frasi associate a volti di ragazze con la pelle più chiara, foto palesemente ritoccate da Photoshop.

Ghana bans the sale of skin bleaching products | Dazed
“Agite per il vostro benessere”

Molte nazioni africane stanno facendo un grosso lavoro nel tentativo di limitare o vietare del tutto l’uso di questi articoli sbiancanti, spingendo importanti brand di cosmetica a ritirarli dal commercio. Diverse associazioni sono nate negli ultimi anni con lo scopo di sensibilizzare le donne sugli effetti dello sbiancamento della pelle.

WOORER GOLD CLOUD | Kick against skin bleaching
Campagna che incita a disertare i prodotti sbiancanti, mostrandone gli effetti collaterali

La dottoressa nigeriana Anita Benson, fondatrice dell’iniziativa Embrace Melanin, è particolarmente preoccupata dal numero di prodotti fatti in casa che vengono messi in commercio online e dal numero di persone che si ritrova a dover curare per l’utilizzo improprio che ne viene fatto.

Tutte queste azioni sono sicuramente importanti ma, stando ai dati di diffusione delle creme, non sono risolutive. Il problema non è solo il prodotto finito (le creme sono un “cocktail” a base di steroidi, idrochinone e mercurio) ma ciò che c’è dietro. Non c’è nulla da schiarire, “pulire” o togliere, se non l’ideologia che sovrasta il mondo intero: l’idolatria della pelle bianca.