Carla San Pietro: gli organi di una mamma salvano tre vite la notte di Natale



TORINO. Carla San Pietro svolgeva la professione di veterinaria da 25 anni.

Se n’è andata all’improvviso all’età di 55 anni, lasciando un figlio adolescente che aveva cresciuto da sola dopo la morte del marito 10 anni fa.

Il 23 dicembre si è sentita male mentre era al lavoro. Ha riferito a una collega di avere un forte mal di testa e un attimo dopo non riusciva più né a parlare né a muoversi.

È stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove le è stata diagnosticata un’emorragia cerebrale.

Non c’è stato nulla da fare per salvarla, ma la notte di Natale i suoi organi hanno salvato la vita di tre persone.

I polmoni sono stati trapiantati poco dopo la mezzanotte su una giovane mamma piemontese di 40 anni, affetta da insufficienza respiratoria dovuta ad una rara forma di fibrosi.

Il trapianto di fegato ha salvato un giovane di 24 anni, giocatore di basket di serie B, affetto da neoplasia epatica primitiva multifocale.

Un uomo di 40 anni, affetto da una nefrite, è stato trapiantato di rene.

Il fratello Marco ha raccontato al quotidiano La Repubblica:

Per noi questo gesto è l’unica consolazione possibile in un momento di dolore così grande.

Lei era davvero generosa e sapere di aver aiutato altre persone, proprio come ha sempre fatto nella sua vita, è un conforto per noi.