“Ant Group” è la più importante società di finanza tecnologica della Cina, (società affiliata di Alibaba, attiva nel commercio elettronico), fondata dall’imprenditore Jack Ma.
Questa società offre ai consumatori cinesi prestiti immediati e accessibili senza l’obbligo di presentare garanzie.
A differenza delle tradizionali banche, Ant Group non chiede documenti, buste paga e dichiarazioni dei redditi. L’affidabilità del cittadino viene valutata attraverso il suo “credito sociale”.
Il governo cinese è in possesso di un’enorme banca dati: certificati di residenza, allacciamenti ai servizi energetici, fedina penale, contratti di matrimonio, storico degli spostamenti in aereo, acquisto di automobili…
L’elaborazione dei metadata, generati dall’incrocio di tutti questi dettagli personali e dall’utilizzo dell’app Alibaba-Alipay, con cui in Cina si paga tutto, consente di capire se sei un cliente onesto, “unico” requisito richiesto per avere accesso al credito rimborsabile in comode rate.
Ma le aspettative del guru cinese vanno oltre la sfera nazionale: la Cina vuole spezzare la morsa del dollaro americano sul sistema finanziario globale e ottenere un maggiore controllo su come le persone spendono i propri soldi, puntando su una valuta digitale che aumenti l’influenza dello yuan (la moneta ufficiale cinese) sulla scena internazionale.
La creazione di una valuta digitale potrebbe aiutare la Cina a mitigare altri rischi economici, soprattutto a causa delle continue tensioni con gli Stati Uniti.
Se il governo statunitense vietasse alle banche cinesi di utilizzare SWIFT, il servizio di messaggistica che sposta denaro nel sistema bancario globale, individui e aziende potrebbero utilizzare lo yuan digitale nelle transazioni transfrontaliere.
Dopo anni di preparazione, all’inizio di quest’anno il paese ha iniziato a lanciare un ambizioso test di una versione digitale dello yuan.
Se il programma si espandesse a livello nazionale, la Cina diventerebbe l’economia più potente che abbia mai offerto una valuta digitale nazionale, battendo un’imminente versione digitale dell’euro dalla Banca Centrale Europea.
Pechino ha pubblicizzato lo yuan digitale come una valuta futuristica che renderà l’acquisto più conveniente e sicuro attraverso il riconoscimento facciale. I funzionari dicono anche che potrebbe aiutare coloro che non hanno accesso a conti bancari e ad altri servizi finanziari tradizionali.
Sebbene la Cina sia già quasi senza contanti e molte transazioni avvengano digitalmente, questo processo andrebbe oltre la sfera di competenza dello stato.
Uno yuan digitale ufficiale cambierebbe la situazione, poiché darebbe a Pechino una quantità di informazioni senza precedenti su come e dove si trovano le persone e su cosa stanno spendendo i loro soldi
rafforzando la sorveglianza e il controllo dello stato sull’economia e sulla società.
Tuttavia, ci sono ancora molti ostacoli da superare prima che la nuova forma di valuta sia radicata nella vita di tutti i giorni.
Gli analisti sono scettici sul fatto che lo yuan digitale possa raccogliere il favore popolare sperato, tanto meno rappresentare una vera minaccia per il dollaro americano.
Lo yuan rappresenta poco più del 4% delle transazioni internazionali, secondo la Bank for International Settlements, un’istituzione finanziaria internazionale. Il dollaro USA rappresenta l’88%.
Scott Kennedy, consulente senior presso il Centro per gli Studi Strategici e Internazionali, ha affermato:
La Cina non è neanche lontanamente vicina a convincere la gente a utilizzare lo yuan a livello internazionale.
Secondo le stime pubblicate dal China Internet Network Information Center, oltre 800 milioni di persone in Cina, ovvero l’86% degli utenti di Internet mobile, utilizzano già servizi di pagamento mobile come Alipay e WeChat Pay.
Sebbene non siano del tutto uguali alla valuta digitale, tali programmi offrono livelli di convenienza simili. Ma le persone potrebbero essere riluttanti a utilizzare la valuta per transazioni di grandi dimensioni o per beni che desiderano trasferire all’estero.
La gente comune potrebbe essere cauta. Rinuncerebbe al rischio di perdere la privacy piuttosto che acquisire un’ulteriore comodità.
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