Spesso, quando siamo in giro a fare acquisti e notiamo un oggetto che costa poco, automaticamente lo etichettiamo come un prodotto scadente.
Ci sfugge, così, un piccolo particolare: la maggior parte delle cose che compriamo praticamente non sono più “made in Italy”, perfino tante marche costose che appartengono formalmente al patrimonio italiano. Tuttavia, le acquistiamo perché il prezzo alto è garanzia dell’elevata qualità del prodotto.
Qualche giorno fa ho potuto appurare che non è proprio così, vi racconto quello che mi è successo.
Un pomeriggio esco per fare una semplice passeggiata, vado in giro senza una meta precisa, ma solo per prendere una bella boccata di aria fresca dopo tutti questi mesi di “clausura” per lockdown.
Decido di entrare in un negozio solo per girare tra gli scaffali. Poi mi ritrovo davanti a questi piatti coloratissimi. Sono catturato dai loro colori e ho paura ad avvicinarmi perchè immagino che costino tanto.
Il mio entusiasmo viene subito troncato appena leggo il prezzo: un piatto 1 € !
E la prima cosa che mi viene in mente è: “Sarà una roba cinese!”
Visto che da uomo non mi intendo di certe cose più femminili, scrivo un post su Facebook per chiedere un consiglio ai miei contatti.
Qualcuno mi ha chiesto di verificare se il piatto fosse in plastica, qualcuno ancora mi ha suggerito di verificare la qualità del colore verniciato, qualcun altro mi ha addiritura “vietato” di acquistarli…
Attirato dal prezzo, decido di comprare un set e spendo 15 euro.
Alla fine mi dico, se fossi stato un fumatore, e avessi speso 15 € per le sigarette, non mi sarei creato troppi problemi…
Il senso di colpa mi è sopraggiunto, però, subito dopo che i soldi sono usciti dal mio portafogli…
Torno subito a casa, perché è qui che ti rendi conto se la tua spesa è stata un acquisto azzardato, che in qualche modo dovrai escogitare come restituirlo al negozio, o se ne è valsa veramente la pena.
Provo a grattare il fondo del piatto per verificare se il colore viene via, lo scaldo al microonde, lo lavo in lavastoviglie… Insomma, dopo una settimana i piatti sono ancora intatti.
I colori sono talmente vivaci che mi fanno ricordare l’Africa, mi danno un sapore di estate che rimarrà nella mia credenza anche nei mesi autunnali e invernali, ma soprattutto mi danno una sensazione di libertà e illuminano una giornata iniziata male.
Per non parlare del fatto che, quando la pietanza è mal preparata, mi basta guardare il piatto per ingannare le mie papille gustative…
Morale della favola, non tutte le cose che costano poco devono per forza essere catalogate come pessime, soprattutto se costano solo 1 euro… al massimo ci hai rimesso un euro.
Viva la cucina multicolorata!
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