Anche dopo l’abolizione della schiavitù, la segregazione razziale continua ad esistere in tutta l’America e si “evolve” nel concetto politico di
linea di colore.
che divide i bianchi dai neri.
La segregazione sussiste anche su tutte le spiagge pubbliche della Florida e, di conseguenza, gli afroamericani non hanno strutture balneari decenti.
Nel 1955 viene inaugurata una piscina termale accanto alla spiaggia, ma entrambe sono riservate ai soli bianchi. Agli afroamericani viene concesso di utilizzare la struttura di Tampa Bay, “South Mole”, ma la spiaggia è piena di spazzatura e lo stabilimento balneare è piccolo.
In quello stesso anno, 6 afroamericani fanno causa al governo della città per porre fine alla segregazione nei luoghi di balneazione.
È l’8 giugno 1958. David Isom, 19 anni, si oppone a questo concetto razzista e rompe la linea del colore, nuotando nella piscina dei bianchi:
Sento che non è un privilegio, ma solo un diritto.
Ci sono circa 45 bianchi. Dopo 20 minuti sono tutti fuori. Si legge solo un cartello esposto all’ingresso con scritto
Chiuso.
John Gough, il manager della piscina, aveva invitato tutti ad uscire su ordine di Ross Wisdom, l’amministratore della città
perché un ne*ro aveva usato la sua struttura.
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