Il trucco è sicuramente uno strumento di liberazione e di espressione per le donne che lo utilizzano.
Tuttavia, molti prodotti di bellezza nascondono un lato oscuro: la mica.
La mica è un minerale fondamentale nell’industria della cosmesi, in quanto conferisce brillantezza al prodotto.
Negli ultimi anni è aumentata la domanda di ombretti, creme, rossetti e fondotinta che rilasciano uno strato illuminante sul viso.
Putroppo, dietro questo ingrediente “glimmer” si celano ore e ore di sfruttamento minorile.
Nel 2016, le indagini della Thomson Reuters Foundation hanno rivelato che la mica viene estratta dai bambini in due regioni dell’India: Jharkhard e Bihar.
Qui ci sono le riserve più estese e produttive di tutto il mondo.
Negli anni ’80 il governo indiano emanò delle leggi ambientali che ne vietavano l’estrazione. A causa di tali restrizioni, da allora quest’attività viene svolta illegalmente.
A “pagarla” sono i bambini, costretti a infilarsi in bui e stretti cunicoli scavati sottoterra.
Una volta risaliti in superficie, se il tunnel non è crollato sulle loro teste, setacciano la ghiaia per filtrare il prezioso minerale.
Successivamente, i proprietari delle miniere vendono i container, contenenti la mica, a degli intermediari, i quali si occupano di “ripulire” la provenienza illegale del prodotto.
Sotto le mentite spoglie di “mica proveniente da una miniera legale”, i container vengono imbarcati alla volta dell’occidente.
Molte aziende cosmetiche si rifiutano di utilizzare la mica pura e optano per la mica sintetica per ottenere lo stesso effetto donato dai pigmenti brillanti naturali.
Nonostante questa ricchezza mineraria, Jharkhard e Bihar sono due delle regioni più povere dell’India.
Circa 20.000 bambini lavorano in quelle miniere e guadagnano meno di 25 centesimi al giorno.
Per permettere a un genitore di mantenere la famiglia e mandare un figlio a scuola, basterebbe garantire una retribuzione di 56 centesimi per ogni chilo di mica estratta.
Per scoprire se i nostri prodotti cosmetici contengono mica sintetica o naturale, occorre cercare le seguenti informazioni sull’etichetta: la mica naturale viene indicata come “Mica”, “Silicato di potassio e alluminio” o “CI 77019” sull’elenco degli ingredienti, mentre la mica sintetica viene elencata come “Mica sintetica” oppure “Fluoroflogopite sintetica”.
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