Nella vasta regione di Zinder, in Niger, c’è un villaggio che si chiama Malawama.
Qui vive una ragazzina di 10 anni che si arrampica su questo enorme baobab per raccogliere le foglie per la cena: quelle più gustose si trovano proprio lì in alto.
Le foglie di baobab costituiscono una pietanza popolare in questa parte dell’Africa occidentale. Sono simili agli spinaci e vengono consumati come contorno o in aggiunta a zuppe e stufati.
Il baobab è profondamente radicato nella cultura Zinder da secoli: ci sono canzoni e storie su quello che chiamano
l’albero della vita.
Oltre alle foglie, anche il suo frutto è molto nutriente; i fiori e semi hanno proprietà medicinali e il legno e la corteccia sono usati in vari modi.
L’albero si è adattato all’ambiente: durante la stagione delle piogge, può assorbire e immagazzinare fino a 120.000 litri di acqua, il che significa che l’albero sopravvive durante la stagione secca.

Gli elefanti mangiano la corteccia perché è ricca di acqua, mentre il suo fogliame e il vasto tronco cavo (che può raggiungere un diametro di 7 metri) forniscono riparo per animali ed esseri umani.

Grazie a un progetto di riforestazione, ora i baobab vengono piantati per aiutare le persone ad affrontare il cambiamento climatico.
Il riscaldamento globale è una della cause principali della siccità, che colpisce l’agricoltura. Questo comporta carenza di cibo anche per il bestiame che non può pascolare.
I conflitti per l’accesso alle risorse costringono le persone a viaggiare sempre più lontano per trovare acqua e cibo.
Credits: Luis Tato
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