Legge di Tignon: il turbante per imbruttire le donne nere e scoraggiare gli uomini bianchi



Esteban Rodriguez Miró era il governatore dell’attuale stato della Louisiana durante il periodo coloniale ispano-americano.

Esteban Rodríguez Miró | Military Wiki | Fandom

Come sostenuto dalla storica Virginia Gould, quotata nel libro Creole: The History and Legacy of Louisiana’s Free People of Color, scritto da Sybil Klein, Miró si accorse che le donne nere

erano diventate di pelle troppo chiara o che si vestivano troppo elegantemente, o che, in realtà, gareggiavano troppo liberamente con le donne bianche per lo status e quindi minacciavano l’ordine sociale.

Before the Tignon (2018)

Con i loro vestiti eleganti, i capelli intrecciati e adornati con piume e gioielli, le donne creole erano diventate fisicamente “indistinguibili” dalle donne bianche e attraenti agli occhi dei “loro” uomini, con le quali questi intrattenevano apertamente relazioni extraconiugali.

The Black Woman's Forgotten Fight against the Laws that Banned her Hair

L’offuscamento di questa distinzione sociale e razziale cominciò a provocare rabbia nelle donne europee, le quali furono in parte consolate con l’introduzione della legge Tignon.

Nel 1786 Miró decise di proibire alle donne afrodiscendenti di mostrare i capelli in pubblico, obbligandole a indossare un copricapo, il tignon.

Il “Tignon” è uno chignon per capelli realizzato con un foulard avvolto intorno alla testa a mo’ di turbante e annodato sulla fronte.

19C American Women in a New Nation: Turbans, Voodoo, & Tignon Laws in Louisiana

Questa legge suntuaria (cioè contro lo sfoggio del lusso) mirava a declassare lo status sociale delle donne nere libere, ristabilmendo visivamente i loro legami con la schiavitù.

Tuttavia, grazie alla capacità di non lasciarsi scalfire dall’ennesimo tentativo di sopprimere la loro identità, queste donne si resero autrici di una reinterpretazione del “capo d’abbigliamento” in questione.

West Baton Rouge Museum's "Creole du Monde" explores the world's connection to Louisiana's Creole culture | Arts | theadvocate.com

Ne ribaltarono completamente il significato e ottennero l’effetto opposto, restituendo dignità all’accessorio e alla propria persona:

reinterpretarono efficacemente la legge senza infrangerla tecnicamente.

I tignon diventarono coloratissimi, impreziositi con gioielli, piume, nastri e stili di avvolgimento unici e accentuarono ancora di più i tratti estetici femminili, trasformando la punizione in una dichiarazione di bellezza.

FROM MOUSSOR TO TIGNON: THE EVOLUTION OF THE HEAD-TIE" — BLANC

Questa forma di protesta estetica divenne non solo una dichiarazione di orgoglio, ma un segno positivo di una cultura unica a se stessa.

La scomparsa della legge di Tignon nel 1800 non sancì (potremmo quasi dire, per fortuna) l’abbandono di ciò che era ormai diventata una moda.

Negli ultimi anni, varie interpretazioni dei tignon hanno vissuto una rinascita culturale poiché le donne della diaspora africana continuano a guardare al passato e trovare forza in questo esempio storico unico di ingegnosità di fronte allo svilimento istituzionale.

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