Vi ricordate la prima Barbie creata nel 1959?
Sfoggiava un costume da bagno a righe bianche e nere, sandali con il tacco, coda di cavallo con frangetta mossa e orecchini a cerchio.
La Mattel è stata fondata nel 1945 da Elliot Handler e Harold “Matt” Matson, la cui fusione dei nomi diede origine al marchio.
A causa di problemi di salute, Matson fu costretto a vendere la sua quota a Handler. Fu la moglie di Elliot, Ruth, a suggerirgli di creare una linea di bambole.
Ruth si era accorta che i maschi avevano una scelta più ampia di tipologie di giocattoli rispetto alle bambine.
In Germania venne a conoscenza di Bild Lilli, una bambola alta 30 cm che era la riproduzione della protagonista di un fumetto osé.
Con l’aiuto dell’ingegnere Jack Ryan, che creò materialmente la bambola, e la stilista Charlotte Johnson, creatrice degli abiti in miniatura, la prima Barbie (nome della figlia di Ruth) uscì nei negozi il 9 marzo 1959.
Nel 1965 Barbie diventò astronauta.
Nel 1968 uscì Christie, un’amica di Barbie, la prima bambola nera di Mattel.
Nel 1971 uscì in commercio Barbie Malibù, caratterizzata dallo sguardo diretto (a differenza delle precedenti che hanno lo sguardo rivolto di traverso), dalle braccia che si muovono e dal sorriso reso più accattivante.
Nel 1980 furono create Barbie afroamericana…
… e Barbie ispanica.
Negli anni ’90 fu la volta di Barbie Superchioma, truccata e più formosa.
Barbie è la bambola con più rappresentazioni sul mercato. Nel corso della sua vita ha imparato a “lavorare”: è stata ballerina, veterinaria, medico, ma anche pompiere, poliziotta, astronauta e soldato.
Poi è diventata Ibtihaj Muhammad, campionessa di scherma, prima sportiva a competere con il velo (anche Barbie, in questo caso, è stata la prima bambola Mattel a indossare l’hijab).
Gabby Douglas, prima ginnasta afroamericana a vincere l’oro alle olimpiadi.
L’italiana Sara Gama, calciatrice della Juventus e della nazionale femminile omaggiata dalla bambola americana per la sua grinta in campo.
E poi sono arrivati i modelli della linea Fashionistas, con l’obiettivo di promuovere la diversità e l’inclusività.
Ogni bambina può trovare la bambola che maggiormente si rivolge a lei, scegliendo fra una grande varietà di tonalità di pelle, colori di occhi, texture e colori di capelli, corporature e look.
Questi “aggiornamenti” mirano ad educare i bambini e le bambine alla body positivity e a mostrare una visione diversa della bellezza e della moda.
Ciò che ci rende diversi ci rende bellissimi
scrive Mattel sui social, annunciando i nuovi modelli.
Tra le nuove bambole ci sono: una bambola senza capelli, una bassa, una curvy, una con vitiligine, una con protesi, una sulla sedia a rotelle, un Ken dai capelli lunghi, uno dai capelli rossi, uno con lo chignon, uno afroamericano, ecc.

Non manca la versione “arcobaleno”.
Per celebrare i 60 anni di Barbie, nel 2019 la Mattel ha creato una speciale Barbie da collezione con indosso un abito da sera ricoperto di glitter argento.
Qual è stata la vostra prima Barbie?
Raccontatemelo nel box dei commenti.
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