Kansans City, USA. Nel 2004 Lisa Montgomery ha ucciso una donna all’ottavo mese di gravidanza per prendere la sua bambina, perchè voleva un neonato al posto del figlio che aveva appena perso con un aborto spontaneo.

Lisa Montgomery ha contattato Bobby Jo Stinnet via Internet, dicendole di essere interessata all’acquisto di un cane. La giovane e il marito allevavano, infatti, cani di razza “rat terrier”. E’ stato proprio grazie ai contatti via Internet e alla ciocca di capelli tra le mani della vittima che è stato possibile per la polizia risalire all’assassina.

Bobbie Jo è stata trovata da sua madre in una pozza di sangue, ancora viva. Soccorsa subito, è stata dichiarata morta subito dopo al St. Francis Hospital di Maryville. La giovane era sposata da un anno, Victoria Jo era la sua prima figlia.
La madre della Stinnett ha descritto quell’immagine scioccante della figlia senza vita:
Sembrava come se il suo stomaco fosse esploso.

24 ore dopo l’omicidio, Lisa Montgomery è stata arrestata dalla polizia nella sua fattoria a Melvern, Kansas, dove la donna gridava che la neonata fosse sua figlia. Le autorità hanno messo in manette l’omicida e salvato la bambina dalle sue grinfie affidandola subito alle cure del padre.
Fortunatamente la piccola è sopravvissuta e sta bene. Purtroppo, per tutta la vita, il giorno del suo compleanno sarà anche l’anniversario della morte di sua madre.
Il 16 dicembre 2020 Victioria Jo Stinnett compirà 16 anni.
Per Lisa Montgomery, invece, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha fissato la data della condanna a morte.
I suoi problemi mentali e l’impatto devastante della sua infanzia traumatica rendono la sua esecuzione profondamente ingiusta
ha detto la sua legale Kelley Henry. Montgomery, infatti, era stata costretta dalla madre a prostituirsi ed era stata violentata da un gruppo di uomini.
L’iniezione letale è stata programmata per martedì 8 dicembre 2020 e Montgomery sarà la prima donna ad essere giustiziata dopo quasi 70 anni.
La pena capitale è stata ripristinata nel 1976. L’ultima donna ad essere condannata è stata Bonnie Heady, uccisa nella camera a gas nel 1953 per il rapimento e l’omicidio di un bambino di 6 anni.

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