Il governo canadese ha annunciato l’intenzione di accogliere più di 1,2 milioni di “nuovi cittadini” nei prossimi tre anni, nel tentativo di sfruttare l’immigrazione per accelerare la ripresa economica del paese dai danni causati dal COVID-19.
L’annuncio è stato dato venerdì 30 ottobre dal ministro Marco Mendicino, che ha illustrato il Piano sull’Immigrazione Canadese prevista per il triennio 2021-2023.
In una conferenza stampa a Ottawa, Mendicino, figlio di emigrati calabresi, ha affermato che il governo federale ha intenzione di accettare 401.000 nuovi residenti permanenti nel 2021, altri 411.000 nel 2022 e poi 421.000 nel 2023.
Secondo Mendicino, questi numeri andrebbero a compensare il deficit subito quest’anno a causa della pandemia, che ammonterebbe a circa l’1% della popolazione canadese.
Ha anche affermato che gli immigrati incentivano la crescita economica del paese, in presenza della quale è possibile garantire un sistema sanitario pubblico gratuito.
In parole povere, abbiamo bisogno di più lavoratori e l’immigrazione è il modo per arrivarci.
Prima della pandemia, l’obiettivo del nostro governo di incentivare l’economia attraverso l’immigrazione era una semplice bozza di progetto. Adesso è semplicemente vitale.
Il ministro ha affermato di essere fiducioso del fatto che il governo possa raggiungere questi obiettivi nonostante la pandemia, aggirando le restrizioni di viaggio e attuando misure di sicurezza, come la quarantena obbligatoria per i nuovi arrivi.
Il nostro piano è concentrarci sulla crescita economica del Canada.
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