Nella capitale francese è stata presentata la collezione Primavera Estate 2022, firmata Valentino, Anatomy of Couture.
Sulla passerella è stata promossa la celebrazione dell’anatomia femminile, offrendo una rilettura dei canoni di bellezza. Ogni abito è costruito alla perfezione sulla silhouette di ciascuna indossatrice e riflette la ricchezza e la diversità del mondo contemporaneo. Una ricchezza che esiste da sempre e di cui il mondo sta finalmente prendendo consapevolezza.
Finora la moda è stata terreno fertile per l’idealizzazione di un solo modello di donna, che ha escluso di fatto chi non rientrava negli standard. Con questa sfilata è stato scardinato il concetto di un’unica fisicità.
Lo show parigino è democratico e perfettamente rappresentativo di una pluralità di donne che in passerella, come nella vità, incarnano diversità di voci, volti, età, etnie e fisicità.
Il concetto estremamente rivoluzionario della moda che si adatta al corpo era estremamente impensabile fino a qualche anno fa.
Ciascuna forma, che sia minuta e longilinea o morbida e accogliente, non solo viene rappresentata ma anche esaltata in un armonico collettivo di fisici.
Ma Valentino compie anche una scelta in più, estendendo il suo processo creativo a diverse etnie e diverse età, rompendo uno dei più grandi tabù del mondo della moda che blocca le donne in una eterna giovinezza totalmente distaccata dalla realtà.
La moda diventa culturalmente rilevante e soprattutto rappresenta un sogno che non esclude più nessuno.
È così che Valentino dona dignità a chi indossa i suoi capi e a chi semplicemente vorrebbe indossarli, ma si accontenta di nutrirsi gli occhi di tanta bellezza.
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