Moodband, il braccialetto che dice al tuo capo se sei felice



A primo acchito, questo braccialetto in silicone potrebbe essere scambiato per quegli orologi che monitorano la frequenza cardiaca durante l’esercizio fisico.

Moodbeam non è uno smartband: è un dispositivo che consente al tuo datore di lavoro di conoscere il tuo stato emotivo.

Il gadget, che si collega a un’app sul cellulare, è dotato di due pulsanti, uno giallo e uno blu. Quando ti senti felice, premi quello giallo; quando ti senti triste, premi quello blu.

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È rivolto soprattutto alle aziende che desiderano monitorare il benessere del personale che lavora da casa in smartworking.

Il dipendente viene incoraggiato a indossare il braccialetto (ma può anche rifiutarsi) e a premere il pulsante pertinente durante la settimana lavorativa.

I manager possono, quindi, accedere a un’interfaccia grafica online per verificare i dati raccolti dal sistema.

Le aziende stanno cercando di rimanere in contatto con il personale che non può essere presente in ufficio a causa delle restrizioni dettate dal Covid.

Attraverso questa tecnologia è possibile chiedere fino a 500 membri: “Stai bene?” senza alzare la cornetta.

afferma la co-fondatrice di Moodbeam, Christina Colmer McHugh.

L’idea del prodotto nasce dopo aver scoperto che sua figlia aveva qualche problema a scuola e e così ha pensato ad un modo veloce e semplice per permetterle di comunicarle il suo stato. Il braccialetto è stato lanciato sul mercato nel 2016.

Getting To Know You: Christina Colmer McHugh, director, Moodbeam

Ma quanti adolescenti sono disposti a premere un pulsante su un braccialetto per far sapere ai loro genitori come stanno? E quante probabilità ci sono che i dipendenti facciano lo stesso con il loro capo?

La sig.ra Colmer McHugh, la cui azienda ha sede a Hull, afferma che molti ne sono entusiasti.

Questo espediente facilita la comunicazione nel rapporto lavorativo, nella misura in cui il dipendente riesce a bypassare la timidezza di segnalare quando si trova in una posizione scomoda o alle prese con un enorme carico di lavoro, delegando al braccialetto il compito di farlo.

La salute mentale sul posto di lavoro deve rientrare tra le priorità di un’azienda, soprattutto con la depressione e l’ansia che il Covid sta generando.

Sembra che anche il lavoro da casa abbia peggiorato il problema, poiché ogni individuo ha bisogno, a un certo punto, di ritagliare una linea di confine tra attività lavorativa e vita domestica.

E poiché la maggior parte di noi non tornerà presto in ufficio, anche altre aziende tecnologiche stanno esplorando nuovi modi per aiutare le aziende a prendersi cura del benessere emotivo dei propri dipendenti.

Coloro che danno la priorità al benessere del personale hanno maggiori probabilità di segnalare uno staff più produttivo, che ha meno probabilità di avere bisogno di assentarsi per malattia o di andarsene … del tutto.