Morano Calabro è un piccolo borgo in provincia di Cosenza, ai confini settentrionali della Calabria.
Tra i centri storici più suggestivi di tutta la regione con la sua fitta maglia urbana, questo scenografico gioiello in pietra ricorda un presepe: un dedalo di viuzze, tortuose e in forte pendenza, che salgono verso il castello tra case in pietra addossate le une alle altre.
Da dove deriva il suo nome? Lo stemma cittadino raffigura la testa di un moro sopra tre colli conici, che rappresentano i tre borghi di Morano, Sant’Angelo di Colloreto e Pietrafoco.
La leggenda narra che nel 1076 questi tre borghi sconfissero un’orda di saraceni, probabilmente saliti dalle coste dello Jonio. Durante lo scontro, noto come battaglia di Petrafòcu dal nome della contrada Pietrafoco dove si sarebbe svolto, uno dei saraceni fu fatto prigioniero e decapitato: la sua testa fu poi esibita nelle strade del villaggio, a testimoniare che i mori avevano avuto la peggio.
Nonostante questa storia sia stata screditata da successivi studi archeologici, ogni anno attorno al 20 maggio nella cittadina si svolge una rievocazione storica, la festa della bandiera, per rievocare il senso di una comune appartenenza e l’orgoglio di appartenere a una stessa comunità.
In antichità questa pianta era considerata fonte di reddito per le popolazioni locali. L’oro blu veniva raccolto con una falce e portato presso una fontana dove in parte veniva “cotta” (distillata) e in parte venduta direttamente a industrie farmaceutiche del Nord.
In seguito ai rimboschimenti degli anni 50/60 era quasi scomparsa. Il merito di aver riportato in vita questa pianta va ai coniugi Rocco, i quali hanno scelto di riprodurre la Loricanda in vitro per poi piantarla in questo appezzamento di terreno.
Il Parco è aperto a tutti coloro che vogliono vivere le stesse suggestioni sensoriali del profumo della Provenza e conoscere tutti i segreti della coltivazione, della raccolta e della lavorazione della lavanda. Ma per poter ammirare la sua bellezza naturale e unica in tutta la sua magia, è consigliabile recarsi nella struttura calabrese tra il 10 giugno e il 20 agosto.
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