Maria Beatrice Giovanardi, manager italiana esperta di marketing che dal 2014 vive a Londra, ha vinto la sua battaglia contro la definizione del termine “woman” nel dizionario di lingua inglese Oxford.
“Donna”, secondo il vocabolario, è
- essere umano adulto femminile;
- moglie, fidanzata, amante di un uomo;
- put*ana, cagna, cavalla, puledra, ecc.
I dizionari (anche quelli italiani, non certo esenti da queste problematiche) dovrebbero quindi prendersi la responsabilità di smascherare i pregiudizi e provare a rispecchiare, nelle loro definizioni, i tempi che cambiano.
Nel 2019 l’attivista per i diritti delle donne aveva lanciato una petizione su change.org per chiedere alla Oxford University Press di eliminare tutti i riferimenti sessisti e gli insulti.
Dopo che la petizione è stata firmata da 35.000 persone, l’Oxford ha accettato di rivedere la definizione del vocabolo, che è stato cambiato anche nel rispetto dell’inclusività della comunità LGBT:
“moglie, fidanzata, amante di una persona“.

Giovanardi spiega:
Grazie alla campagna hanno eliminato quasi una decina di sinonimi dispregiativi (bagaglio, pezzo e molti altri) e decine di frasi orribilmente sessiste, rendendo la donna finalmente un essere umano a sé e non un oggetto di proprietà dell’uomo.
Prima della revisione, la donna era quella che faceva le faccende domestiche, ora è la persona che può comprare una casa e mandare i figli al college.
Cambia in termini inclusivi anche la definizione di uomo che, come nel caso della donna, diventa il partner di una persona e non più di una “lei”.
Ma la lotta non è ancora finita:
“La stessa definizione appare (tramite licenza di Oxford) anche quando si digita ‘define woman’ ‘woman synonyms’ e simili su Google, Yahoo, Bing e sui dizionari Apple dei nostri telefonini e computer, come anche in molti altri siti terzi.
Non descrivere uomini e donne in modo ugualmente rispettoso, svantaggia le donne perché perpetua gli stereotipi negativi che presentano le donne come esseri inferiori, il che a sua volta influenza il modo in cui le donne vengono discusse e trattate.”
Valutazioni simili sono state effettuate anche nei confronti dei vocaboli della lingua italiana:
“Ci sono problematiche simili anche nei dizionari italiani e visto l’importante lavoro di revisione lessicale svolto dai lessicografi e dagli analisti di Oxford, un colosso mondiale su cui si appoggiano le ricerche di Google e molti altri, ed il fondamentale cambiamento propositivo, presto vorrei iniziare un dialogo anche in Italia con i principali dizionari.”
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