Psicanalista parigina apre uno studio a Tunisi: le barriere culturali in chiave comica



UN DIVANO A TUNISI è una commedia della regista Manele Labidi Labbè, che ha lo scopo di mostrare le barriere culturali da un punto di vista comico.

Protagonista della pellicola è Selma Derwich (Golshifteh Farahani), una giovane psicanalista cresciuta a Parigi che decide di tornare nella sua città d’origine, Tunisi, per aprire uno studio privato.

Ma qui le persone sono abituate a parlare dei loro problemi nelle vasche dell’hammam o dal parrucchiere, riusciranno a sdraiarsi su un divano di fronte ad una “sfrontata” in jeans?

Un divano a Tunisi di Manele Labidi, ovvero la psicanalisi in versione araba | duels

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Un divano a Tunisi, tra Islam, famiglia e psicanalisi - Cinema - ANSA

La dottoressa si troverà di fronte a situazioni assurde e personaggi alquanto eccentrici che non riescono a collocare la sua professione e a capire perché dovrebbero rivolgersi a lei: c’è chi la prende per un medico del lavoro, chi crede che si occupi di curare persone pazze.

Uscita: 8 ottobre 2020.