«C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.»
Inizia così la favola scritta da Carlo Lorenzini, in arte Collodi (dal nome del paese di origine della madre) tra il 1881 e il 1882: PINOCCHIO, il burattino di legno, creato dal falegname Geppetto, che si trasforma in un bambino vero grazie all’aiuto della fata turchina.
La storia nacque come romanzo a puntate dal titolo “La storia di un burattino”, pubblicate settimanalmente su un giornalino per bambini.

La conclusione che Collodi pensò per la sua storia, però, non è quella che conosciamo noi oggi: il racconto originale si concludeva con il burattino impiccato.
Questo finale deluse i piccoli lettori che protestarono rammaricati, cosicché il giornale convinse Collodi a continuare la storia.
Ci vollero altri due anni di lavoro per giungere al classico finale.

La storia è stata tradotta in più di 200 lingue ed è stata oggetto di una miriade di interpretazioni: fumetti, musical, cinema, teatro, cartoni animati e brani musicali.
Al personaggio di Pinocchio sono anche state dedicate statue, opere d’arte e luoghi, come il Parco di Pinocchio nel comune di Pescia, in provincia di Pistoia.
Lascia un Commento