Rihanna ha presentato la sua nuova linea di lingerie inclusiva alla sua sfilata Savage X Fenty, un evento andato in onda su Amazon Prime lo scorso venerdì 2 ottobre.
Durante la presentazione della collezione è partita una canzone che ha offeso una parte della comunità musulmana.
La traccia incriminata si intitola Doom, uscita due anni fa e prodotta dalla dj londinese Coucou Chloe che in seguito alla polemica e alle numerose critiche ricevute su Twitter ha deciso di chiudere il suo account.
La cantante e imprenditrice è stata accusata di aver mancato di rispetto all’Islam per quest’ultima scelta musicale, che attraverso un remix dance propone in versione accelerata un hadith, cioè un racconto orale sul profeta Maometto.
Gli hadith sono considerati degli importantissimi riferimenti nella tradizione canonica musulmana, perché sono aneddoti sulla vita del profeta che consentono di interpretare meglio la volontà divina, laddove manca un esplicito passaggio coranico ad ordinare o vietare qualcosa.
Gli utenti su Twitter hanno commentato:
La nostra religione non è un fatto estetico, quegli hadith sono sacri per noi ed è doloroso ascoltarli come una traccia dance.
È sconvolgente che un’artista apprezzata per aver portato la diversità nel suo brand non si sia preoccupata di una religione e dei suoi valori. Deve scusarsi.
Hanno ballato su un hadith sacro sulla passerella dell’intimo.
Ha ingaggiato il suo team e doveva ascoltare le canzoni in anticipo. Il fatto di essere Rihanna non le dà il pass gratuito per mancare di rispetto a una religione.
Un utente ha fatto notare che Rihanna avrebbe scelto un hadith che parla
dei segni del giorno del giudizio e della fine dei tempi.
Un altro utente vorrebbe giustificare l’artista sostenendo che
forse ha pensato che fosse solo musica araba.
Ora tutti si aspettano una risposta da parte di Rihanna, che già nel 2013 aveva avuto problemi con la comunità islamica per le pose sconvenienti in un servizio fotografico alla moschea di Abu Dhabi.
Lascia un Commento