“Scopre” un lago per sfidare la narrativa coloniale

Un esploratore nigeriano ha condiviso la sua “scoperta” su Facebook: un lago a Leicester, nel Regno Unito.

In realtà, attraverso questo gesto audace, Mazi Uba Acho intende evidenziare l’assurdità della mentalità colonialista che nel corso della storia ha rivendicato, come proprie scoperte, luoghi già noti e abitati dalle comunità locali.

Infatti, lo specchio d’acqua in questione si trova a Leicester, nell’East Midlands, ma l’esploratore Igbo ha voluto intenzionalmente ribattezzarlo “Iyi Ojemba” per mettere in discussione tutta la narrativa coloniale.

Mazi sostiene che è quanto hanno fatto Mungo Park, quando ha affermato di aver scoperto il fiume Niger in Nigeria, e David Livingston, quando ha affermato di aver scoperto il fiume Zambezi e le cascate Victoria in Zambia e Zimbabwe.

Mungo Park
David Livingston

Mazi si oppone alla cancellazione della conoscenza e della storia africana ed esorta gli africani a metterla per iscritto, a insegnarla ai propri figli e ad essere orgogliosi del proprio patrimonio.

Questo atto di colonialismo inverso serve come un potente promemoria, che la conoscenza e la scoperta non sono esclusive di una sola cultura e che dobbiamo celebrare e valorizzare i contributi apportati da tutte le comunità, affrontando quella narrativa che tenta di cancellare l’orgoglio verso il retaggio storico-culturale africano.

 

Fonte: Jeffery the Artivist