Sono vegana da quasi due anni, da quando ho visto per la prima volta Dominion, un documentario australiano che mostra orribili pratiche agricole, come maiali vivi lasciati a morire nelle camere a gas e la macerazione di pulcini vivi. Pur essendo di forti principi, ho ricominciato a mangiare prodotti di origine animale durante il lockdown, una situazione peggiorata dal fatto che la mia famiglia non condivide la mia scelta. Mi sono sentita in colpa, e voglio evidenziare come lo stress degli ultimi mesi abbia portato altri vegani a fare scelte che in altre circostanze non avrebbero mai fatto. Ma va bene così.
Quando ho detto alla mia famiglia che ero vegana, sono rimasti delusi e non ne hanno mai voluto parlare. Non sono interessati a conoscere i motivi per cui sono diventata vegana. Così, quando il Regno Unito ha dichiarato l’isolamento a marzo, ho interrotto l’università e mi sono ritrasferita dai miei. Mia madre ha approfittato della situazione: solo una persona per famiglia poteva fare la spesa e, poiché non so guidare, andava lei al supermercato. Comprava e cucinava solo pasti a base di carne con la speranza che li avrei mangiati per non sprecare il cibo. E io li ho mangiati. Stavo male perché il mio corpo non era più abituato e ho iniziato a sentirmi in colpa.
A settembre tornerò all’università, potrò fare la spesa, cucinare da me e tornare ad essere vegana.
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