Ultracrepidario: il significato che non ti aspetti

Nel vasto panorama delle parole e delle espressioni linguistiche, esiste un vocabolo intrigante e poco conosciuto:

“ultracrepidario.”

Questo termine, che può sembrare oscuro a molti, ha una storia affascinante e un significato che va al di là delle apparenze.

La parola “ultracrepidario” affonda le sue radici nel latino. Essa deriva dalla locuzione

“Sutor, ne ultra crepidam”

che letteralmente significa

“Ciabattino, non andare oltre le scarpe”.

L’autore Plinio il Vecchio racconta che Apelle di Coo, un grande pittore greco, aveva chiesto un feedback al suo calzolaio su una sua opera d’arte. Il ciabattino aveva corretto un particolare del sandalo di un personaggio nel dipinto.

Il calzolaio, però, nonostante non fosse un esperto in pittura, suggerì modifiche anche sul ginocchio. La risposta del pittore ispirò il famoso detto.

Il termine “ultracrepidario” è stato utilizzato per secoli per descrivere una persona che critica o giudica qualcosa al di là delle proprie competenze o conoscenze.

In altre parole, è un individuo che si azzarda a fare osservazioni o dare pareri su argomenti di cui non ha reale contezza e padronanza, esprimendo giudizi inesatti o fuorvianti e fornendo critiche non costruttive.

Questo termine può servire da monito contro il giudizio superficiale e l’arroganza intellettuale e da prezioso promemoria per il rispetto delle sfere di competenza altrui.