A Milano è nata la prima agenzia di talenti italiani afro-discendenti, fondata dalla 34enne italo-nigeriana Charity Dago.

La talent manager è nata a Carpi (Modena) da genitori nigeriani giunti in Italia alla fine degli anni ’70.
È laureata in Comunicazione e Marketing, è specializzata in consulenza d’immagine e fashion styling e ha insegnato all’Accademia del Lusso di Milano.
L’idea di voler rappresentare gli artisti afro-discendenti è nata dalle esperienze vissute “sulla sua pelle” nel campo della moda, della recitazione e della pubblicità:
Più volte ho sentito che la mia diversità non veniva tutelata.
Ho avvertito le forzature sulla mia pelle, mi sono sentita un pesce fuor d’acqua, davvero frustrante.
Non volevo più che ciò potesse accadere ai giovani artisti.

L’agenzia si chiama Wariboko, che in Ijaw (pronunciato igiò, una delle 500 lingue parlate in Nigeria) significa “colei che apre una porta“.


“Ci sono tanti talenti nell’ombra perché mancano ruoli nell’ambito dello spettacolo. Qualcosa, però, si sta muovendo. Nonostante la pandemia di Covid-19, da inizio anno non ho mai ricevuto così tante richieste di modelli, attori, ballerini e altre figure professionali afro-discendenti.”

“Si comincia ad andare oltre i soliti ruoli stereotipati. E’ un segnale molto positivo che qualcosa sta cambiando nel riconoscimento e nella rappresentazione delle diversità, anche qui.”

“Il passo successivo è che vengano ideati più ruoli per i neri nelle produzioni Tv-cinema, ma non solo. E, guardando ancora oltre, che in futuro non ci sia neanche più bisogno di specificare il colore della pelle ma di riconoscere un artista solo per il suo talento, le sue competenze.”
Questo è il manifesto della neo agenzia, lanciata ufficialmente il 18 novembre in diretta Instagram e con un suo sito, ma già operativa da mesi sul territorio nazionale.
“Mi auguro che Wariboko possa essere la prima di una lunga serie di realtà nel nostro settore in grado di creare lavoro, di dare speranza e coraggio a tutti i ragazzi che vorranno intraprendere questa strada. Non dovrebbero mai rinunciare ai loro sogni né essere costretti a lasciare l’Italia per cercare fortuna all’estero.”
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